Morbo di Haglund
Morbo di Haglund. Sintomi, cause, diagnosi e trattamento. L’esperienza del prof. Nicola Portinaro chiurgo otropedico pediatrico tra i massimi esperti.
Che cos’è il morbo di Haglund?
Il morbo di Haglund è un’osteocondrosi caratterizzata dalla comparsa di una protuberanza ossea sul retro del tallone (calcagno), dove è inserito il tendine d’Achille (apofisi posteriore del calcagno).
Ci si trova quindi in presenza anche di una tendinopatia achillea inserzionale.
Inoltre il tessuto adiposo vicino all’inserzione del tendine d’Achille, infatti, può irritarsi quando questa prominenza ossea sfrega, ad esempio, contro le scarpe.
Questo può portare a borsite retrocalcaneale, che è un’infiammazione della borsa sierosa (una sacca contenente del liquido viscoso detto liquido sinoviale che si trova nella parte posteriore del tallone).
Cause del morbo di Haglund
Questa patologia si presenta spesso nelle donne che indossano scarpe con tacco molto alto. Questo tipo di scarpe, infatti, e in generale, tutte le scarpe con il bordo posteriore rigido e stretto, creano una pressione sul calcagno che può contribuire ad aggravare l’infiammazione quando si cammina.
Gli esperti ritengono che il morbo di Haglund possa colpire chiunque, ma ci sono soggetti più a rischio, ad esempio se si è in presenza di:
- Piede Cavo
- Un tendine di achille corto
- La tendenza a camminare sull’esterno del piede.
Quali sono i sintomi?
Il morbo di Haglund può verificarsi in uno o entrambi i piedi e i sintomi principali sono:
- dolore al tallone
- una protuberanza ossea sulla parte posteriore del tallone
Si può anche notare gonfiore nella parte posteriore del tallone (borsa) e un arrossamento nei pressi del tessuto infiammato.
Come viene diagnosticato il Morbo di Haglund?
I sintomi possono essere simili a quelli associati ad altri disturbi del piede, come l’infiammazione del tendine di Achille, quindi il chirurgo ortopedico non solo esaminerà il piede, ma potrà anche prescrivere una radiografia.
Le radiografie possono aiutare a valutare la struttura e la forma dell’osso del tallone e a determinare la gravità della condizione.
Come viene trattato il Morbo di Haglund?
Trattamento non chirurgico
Il trattamento dipende dalla gravità della condizione e di solito si concentra sull’alleviamento del dolore e sulla riduzione dell’infiammazione della borsa sierosa.
Il trattamento non chirurgico può includere:
- Ghiaccio (per 20 minuti e poi attendere almeno 40 minuti prima di riapplicarlo)
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (ibuprofene)
- Riposo: si raccomanda, in particolare, di evitare esercizi che possano aggravare la condizione, come la corsa e la corsa in salita.
- Esercizi di stretching per allentare la tensione del tendine d’Achille
- Tecar terapia
- Cambio delle scarpe (scarpe aperte posteriormente, talloniere, scarpe con un po’ di tacco per detendere il tendine di achille ,etc)
- Fisioterapia per ridurre l’infiammazione, ad esempio attraverso l’ultrasuonoterapia.
- Dispositivi ortottici come plantari personalizzati
- Immobilizzazione Se l’area è estremamente infiammata, può essere necessario un gesso morbido su misura o uno scarpone da passeggio per immobilizzare l’area e permetterne la guarigione.
Trattamento chirurgico
Se nessuno dei metodi non chirurgici e conservativi suggeriti fornisce sollievo dal dolore, può rendersi necessario l’intervento chirurgico. Un ortopedico esperto nella chirurgia del piede e della caviglia potrà determinare la procedura più adatta al vostro caso e rimodellare chirurgicamente l’osso del tallone.
La chirurgia può eseguire una rimozione parziale o totale della prominenza ossea.
In generale si privilegiano interventi in chirurgia endoscopica perché è meno invasiva della chirurgia convenzionale. Pratica incisioni più piccole e il recupero è solitamente più veloce.
In ogni caso, i pazienti devono essere consapevoli che il recupero dalla chirurgia può richiedere diversi mesi.
Prevenzione
Ecco alcuni suggerimenti per prevenire il morbo di Haglund:
- indossare calzature adeguate (aperte posteriormente, con contrafforte morbido e flessibile)
- evitare scarpe con tacco alto e dorso posteriori rigido
- eseguire esercizi di stretching del tendine d’Achille per evitare che il tendine d’Achille si irrigidisca/accorci
- utilizzo di plantari
- evitare di correre in salita o su superfici dure
Come il Prof. Portinaro tratta il morbo di Haglund
Il Prof. Portinaro ha un’alta specializzazione e un’esperienza pluriennale riguardo alle patologie del piede e i relativi trattamenti.
Nella sua trentennale carriera ha curato il morbo di Haglund in adulti e bambini sempre con un approccio conservativo e prescrivendo nella maggior parte dei casi una radiografia per valutare meglio la situazione. Naturalmente, quando necessario, ha anche eseguito interventi chirurgici su persone affette da questa patologia utilizzando sempre un un approccio non invasivo, con una tecnica percutanea mininvasiva in regime di day hospital.
La tecnica utilizzata dal Professor Portinaro permette una correzione della deformità con un recupero più veloce e una migliore gestione del dolore post-operatorio.