Epifisiolisi dell’Anca

Il Prof. Portinaro è uno dei chirurghi più qualificati per le patologie dell’anca. Di seguito l’elenco degli argomenti trattati in questa pagina dedicata all’epifisiolisi.

Che cos’è l’epifisiolisi della testa del femore?

L’epifisiolisi dell’anca, definita anche slittamento dell’epifisi femorale (dall’inglese Slipped capital femoral epiphysis o SCFE) è una patologia dell’anca piuttosto rara che si verifica nei bambini e negli adolescenti durante la fase di crescita.

L’epifisiolisi si verifica quando la parte superiore del femore scivola via dal collo femorale.
L’articolazione dell’anca è un’articolazione sferica. La testa del femore ha un’estremità arrotondata, come una sfera, che si inserisce nell’acetabolo.
Il femore è un osso lungo che cresce alle estremità in un’area chiamata piastra di crescita o piastra epifisaria (physis).
Questa piastra è una cartilagine che collega la testa del femore al femore.

Nell’episifisiolisi la testa del femore scivola al di fuori del collo femorale.

Secondo la classificazione di Loder, ci sono due tipi di epifisiolisi.

• Epifisiolisi stabile. I pazienti avvertono dolore ma possono camminare, anche se il bambino potrebbe zoppicare e camminare con un piede verso l’esterno a causa della rotazione esterna del femore. Non è mai grave e progredisce nel tempo
• Epifisiolisi instabile. È una condizione più grave che di solito si verifica all’improvviso. È più dolorosa e il bambino non è in grado di camminare o di stare in piedi.

Entrambe le condizioni richiedono un intervento urgente perché limitano il flusso di sangue all’articolazione dell’anca e possono causare la necrosi dei tessuti nella testa femorale e nella cartilagine.

Quali sono i sintomi dell’epifisiolisi

Come descritto in precedenza, i sintomi possono variare a seconda della gravità della condizione.

Possono includere:

• dolore all’anca
• dolore all’inguine, alla coscia o al ginocchio
• zoppia
• cammino con una gamba verso l’esterno

Il dolore solitamente si aggrava durante l’attività.

In caso di epifisiolisi instabile altri sintomi possono essere:

• impossibilità di camminare
• differente lunghezza delle gambe
• dolore che compare improvvisamente

Quali possono essere le cause dell’epifisiolisi?

La causa esatta di questa patologia è ancora sconosciuta.

La maggior parte dei casi colpisce bambini tra i 12 e i 15 anni durante uno scatto di crescita.
È più comune nei ragazzi che nelle ragazze.
Altri fattori di rischio possono includere:

• obesità o peso eccessivo
• storia familiare
• disturbi endocrini come diabete, ipertiroidismo, problemi dell’ormone della crescita
• chemioterapia
• problemi ossei legati a una patologia renale (rachitismo)

Come viene diagnosticata l’epifisiolisi?

Durante la visita medica il chirurgo ortopedico controlla l’ampiezza di movimento delle anche e chiede informazioni sui sintomi e sull’anamnesi. L’articolazione dell’anca si presenta solitamente ipomobile, ruotata esternamente con movimenti limitati.

Il medico può eventualmente prescrivere una radiografia dell’anca o una risonanza magnetica, che possono consentire una diagnosi precoce.
La diagnosi precoce è importante per evitare complicazioni e iniziare al più presto il trattamento.

Come si cura l’epifisiolisi dell’anca

L’epifisiolisi viene sempre trattata chirurgicamente.

L’obiettivo è quello di impedire che la testa del femore scivoli ulteriormente.

Si raccomanda di eseguire l’intervento il più presto possibile.

Durante l’intervento il chirurgo ortopedico inserisce viti e perni in acciaio attraverso la piastra di crescita per mantenere la testa del femore nella posizione corretta e prevenire ulteriori slittamenti.

I bambini affetti da epifisiolisi possono sviluppare altri problemi in età avanzata, come le anche rigide, l’artrite precoce, la dismetria degli arti inferiori o la necrosi avascolare. Sono inoltre più soggetti all’eventualità di un ulteriore intervento chirurgico.

L’esperienza del professor Portinaro con l’epifisiolisi

Il Prof. Portinaro è uno dei chirurghi più qualificati al mondo per le patologie dell’anca.
Ha eseguito circa 200 interventi chirurgici di riposizionamento della testa del femore nel suo sito anatomico.

Se lo scivolamento è acuto, presso il nostro centro si esegue in urgenza un tentativo di riduzione incruenta in narcosi.
Se il tentativo, che non deve essere ripetuto più volte a causa del rischio di procurare un danno vascolare all’epifisi, riesce, la testa viene fissata nella posizione corretta con una sintesi metallica di una vite; in caso di fallimento si ricorre alla riduzione cruenta a cielo aperto e successiva fissazione.

In caso di epifisiolisi cronica, se è mantenuta una buona articolarità, si preferisce fissare la testa femorale nella posizione in cui si trova e successivamente a fine crescita, correggere con un importante intervento le deformità residue.

È di recente introduzione, presso Humanitas, eseguire interventi di correzione delle deformità anche nella patologia cronica. Questi interventi prevengono le deformità future e restituiscono all’anca una normale anatomia e funzionalità.
Dopo l’intervento, la riabilitazione deve essere graduale e il carico viene concesso con progressione.