Scoliosi
Definizione, diagnosi e possibili trattamenti chirurgici e non, secondo l’esperienza del professor Portinaro.
Cos’è la scoliosi?
La scoliosi è una patologia che si presenta quando la colonna vertebrale soffre di una curvatura laterale. Infatti la parola Scoliosi deriva dal greco Skolios, “ritorto”.
Una colonna vertebrale in condizioni normali sembra dritta osservando la schiena. Una colonna vertebrale affetta da scoliosi può avere curvature laterali o da entrambe i lati che misurano 10 gradi o più, secondo la Scoliosis Research Society.
Le curvature possono essere su un lato della colonna vertebrale (destra o sinistra) o su entrambi i lati e in diverse sezioni (media o toracica, inferiore o lombare)
La scoliosi è più comune nelle donne e non deve essere confusa con una cattiva postura.
Quali sono le cause della scoliosi?
Esistono tre diversi tipi di scoliosi che possono verificarsi nei bambini.
Scoliosi idiopatica
Nella maggior parte dei casi la causa della scoliosi è sconosciuta e viene quindi definita scoliosi idiopatica.
Questo tipo di scoliosi può essere infantile quando colpisce i bambini dalla nascita fino a tre anni, giovanile (se colpisce i bambini di età compresa tra 3 e 10 anni) adolescenziale (nei bambini di età compresa tra 10 e 18 anni). Questo è il tipo più comune di scoliosi.
L’80% delle scoliosi è di tipo idiopatica e la sua caratteristica più saliente è la evolutività; essa insorge nella maggior parte dei casi alla soglia dello sviluppo puberale tendendo ad arrestarsi verso il periodo in cui avviene la maturazione ossea. Dal punto di vista eziopatogenetico, cioè del perché compare la scoliosi, i recenti studi hanno dimostrato che la scoliosi idiopatica ha origine genetica in grado di determinare una “ritardata maturazione” di alcuni centri nervosi di controllo della postura e del movimento e di provocare alterazioni biochimiche e neuromuscolari.
Scoliosi congenita. Si verifica nell’utero durante lo sviluppo del feto (è abbastanza rara e colpisce 1 bambino su 10.000). È dovuta a malformazioni vertebrali singole o multiple.
Scoliosi neuromuscolare. Questo tipo di scoliosi è sempre associata ad altre condizioni neurologiche che possono interessare i bambini come la Paralisi Cerebrale, la Distrofia Muscolare, la Spina Bifida.
Scoliosi collagenopatiche che riguardano alterazioni primitive del collageno, artrite reumatoide, ecc.
Sintomi della scoliosi
Ci sono alcuni segni che possono essere osservati nelle fasi iniziali:
- Spalla e scapola: quando una spalla è più alta dell’altra o le scapole non si trovano nella stessa posizione
- Linea degli occhi: la linea degli occhi del bambino è inclinata
- Fianchi: quando un’anca è più in alto dell’altra o in una posizione diversa
- Linea testa-bacino: se una linea immaginaria dal centro degli occhi non si allinea al centro dei fianchi
- Braccia: quando c’è una differenza nel modo in cui le braccia pendono ai lati del corpo
Altri sintomi come mal di schiena o dolore alle gambe non sono comunemente associati alla scoliosi e richiedono un attento esame da parte di un medico e una diagnosi differenziale.
Fra i potenziali effetti negativi della scoliosi figurano lo sviluppo progressivo di deformità antiestetiche, problemi sociali e psicologici sia durante l’infanzia (immagine negativa di sé, isolamento sociale) che nell’età adulta (per esempio una riduzione nelle opportunità lavorative) e costi per il trattamento.
Diagnosi della scoliosi
Il test di screening standard si chiama ” test di Adams”. Il bambino si piega in avanti con i piedi uniti, le ginocchia dritte e le braccia a penzoloni, mentre il medico lo osserva da dietro. Una malformazione spinale o una differenza nella forma delle costole è più evidente in questa posizione.
Oltre all’esame fisico, lo strumento diagnostico primario per la scoliosi è la radiografia, ma possono essere eseguite altre procedure diagnostiche come la risonanza magnetica e la Tomografia Computerizzata (TC).
Con i raggi X il medico può vedere la posizione esatta della curva e misurarla (angolo di Cobb). Può anche determinare l’indice di Rissers o l’età ossea per stabilire il trattamento. Mentre con una tomografia si possono vedere immagini più dettagliate delle singole vertebre e rilevare eventuali malformazioni associate.
Una diagnosi precoce è fondamentale per il successo del trattamento.
Ad esempio va sempre esclusa una dismetria degli arti inferiori che può mostrare una pseudo scoliosi.
Trattamento della scoliosi
Il trattamento della scoliosi dipende da diversi fattori quali:
- età del bambino, anamnesi e condizioni generali di salute
- la causa della scoliosi
- la posizione e la gravità della curva
- il numero di anni di crescita rimanenti
- opinione e preferenze dei genitori
L’osservazione è il primo passo.
In generale, se il grado di curvatura della spina dorsale è inferiore a 25 gradi o se il bambino è vicino al termine della sua crescita, il medico effettuerà visite di controllo ogni 6-12 mesi.
Uso di tutori. Quando il grado di curvatura è compreso tra 25 ° e 45 ° e il bambino sta ancora crescendo, può essere raccomandato l’utilizzo di un tutore.
Chirurgia
Se il grado di curvatura è superiore ai 45-50 gradi e i tutori non hanno avuto successo, può essere suggerito un trattamento chirurgico.
In ogni caso il trattamento della scoliosi deve sempre prevedere un approccio personalizzato che tenga conto dell’età del bambino, del grado di curvatura e del tempo rimanente prima del termine della fase di crescita. La scoliosi richiede esami accurati e frequenti. Se non trattata, può peggiorare e causare altri problemi che possono influire anche sulle funzioni cardiache e polmonari.
L’esperienza del Professor Portinaro
Se il grado di curvatura è superiore ai 45-50 gradi e i tutori non hanno avuto successo, può essere suggerito un trattamento chirurgico.
In ogni caso il trattamento della scoliosi deve sempre prevedere un approccio personalizzato che tenga conto dell’età del bambino, del grado di curvatura e del tempo rimanente prima del termine della fase di crescita. La scoliosi richiede esami accurati e frequenti. Se non trattata, può peggiorare e causare altri problemi che possono influire anche sulle funzioni cardiache e polmonari.