TRAUMATOLOGIA

Frattura Femore

Di seguito l’indice degli argomenti trattati in questa pagina dedicata alla frattura del femore, quali cause, diagnosi, trattamenti.

Cos’è il femore

Il femore è l’osso più lungo e più resistente del nostro corpo.
Per questo motivo, è solitamente necessaria molta forza per romperlo. Di conseguenza in caso di frattura del femore vi è sempre una grossa perdita ematica. Inoltre vanno trattate in urgenza e possono metterci molto tempo per guarire.

 

Cosa può causare una frattura femore?

Le fratture del femore sono solitamente dovute a traumi o scontri ad alta energia oppure a rotazioni con vincoli come scarponi da sci bloccati che creano grandi forze di torsione.

Nell’infanzia la maggior parte delle fratture è dovuta a:

  • Cadute
  • Traumi (incidenti stradali, sport di contatto, torsioni e rotazioni)

Nei neonati (0-1 anni) è difficile che si verifichi una frattura del femore, ma può accadere:

  • Se i bambini hanno una patologia che provoca la debolezza delle ossa
  • In caso di parto molto difficile
  • In caso di abusi sessuali

Negli adulti  o negli anziani che hanno ossa più deboli, le cause più comuni sono:

  • Cadute dall’alto o anche da fermi; pratica di sport
  • Incidenti automobilistici o con motocicli

 

Quali sono i diversi tipi di fratture del femore?

Una frattura del femore può essere composta quando i due capi ossei sono correttamente allineati, oppure scomposta in caso contrario.

Un modo per classificare le fratture del femore è quello di considerare la posizione della frattura.

  • Frattura prossimale del femore (frattura dell’anca): quando la frattura si trova nella parte più alta del femore vicino all’articolazione dell’anca.
  • Frattura della diafisi femorale: quando la frattura è lungo il corpo del femore.
  • Frattura del femore sopracondilare: quando la rottura è appena sopra l’articolazione del ginocchio.
  • Frattura del femore distaletranscondilare: quando la frattura si trova nella parte superiore dell’articolazione del ginocchio e interessa l’articolazione del ginocchio.

Inoltre, quando la pelle intorno alla frattura è intatta, siamo in presenza di una frattura chiusa, mentre quando l’osso lacera la pelle la frattura viene detta esposta.

 

Frattura femore: segni e sintomi

Un femore rotto provoca solitamente un dolore immediato e molto forte.

Altri segni sono:

  • Difficoltà nel muovere la gamba
  • Incapacità di caricare il peso corporeo sulla gamba lesa, stare in piedi o camminare
  • Deformità (forma anormale) della gamba

Inoltre, come scritto in precedenza, nelle fratture esposte, l’osso può lacerare la pelle ed essere visibile.

 

Frattura femore: diagnosi

Il medico effettuerà una visita medica alla ricerca dei segni sopra descritti cioè deformità tumefazione e impotenza funzionale.

Una radiografia è fondamentale per confermare il sospetto clinico, inoltre, se fossero necessarie ulteriori controlli, il chirurgo ortopedico può anche prescrivere una TAC o una risonanza magnetica.

 

Frattura femore: trattamento

Nella maggior parte dei casi una frattura del femore richiede un intervento chirurgico e il processo di guarigione completa può richiedere fino a sei mesi. Tuttavia, il paziente sarà in grado di camminare molto prima.

È raro trattare un femore rotto senza chirurgia. Solo i bambini molto piccoli sono a volte trattati solo con un gesso e guariscono sempre bene.

 

Trattamento chirurgico

La maggior parte delle fratture del femore viene trattata entro 24-48 ore.

Gli interventi chirurgici possono prevedere fissazione interna o esterna.

L’intervento più comune è chiamato osteosintesi con chiodi endomidollari.

In questa procedura il chirurgo ortopedico inserisce lungo l’osso un’asta di metallo (solitamente in titanio), fissandola con viti nella parte superiore e inferiore dell’osso, in modo da mantenere la gamba nel corretto allineamento durante il processo di guarigione. Questo sistema di sintesi permette tuttavia il carico immediatamente dopo l’intervento favorendo così tutti i processi di guarigione ed evitando le complicanze specialmente negli anziani se troppo lungo allettati.

Quando anche la pelle e i muscoli sono stati lesionati, spesso si ricorre alla fissazione esterna.

Si tratta di un tipo di intervento chirurgico in cui placche di metallo o viti vengono posizionati nell’osso nella parte superiore o inferiore del sito della frattura e vengono poi attaccati a dei fili di acciaio fissati a un telaio stabilizzante alla gamba (al di fuori della pelle).

Talvolta i fissatori esterni vengono applicati quando un paziente non è ancora pronto per un intervento chirurgico più lungo e complesso.

Per gestire il dolore prima e dopo l’intervento il medico può suggerire:

  • acetaminofene
  • farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS)
  • rilassanti muscolari
  • oppiacei

 

Complicazioni e recupero

Come scritto in precedenza, una frattura del femore può richiedere fino a 6 mesi per guarire completamente. Alcuni impiegano anche più tempo, specialmente in caso di frattura esposta. Tuttavia i nuovi sistemi di fissazione interna ed esterna chirurgica permettono di poter caricare sulla gamba operata il giorno dopo l’intervento.

Tra le complicazioni ci sono

  • Dolore all’anca o al ginocchio se il femore non è stato allineato correttamente e una gamba può diventare più corta dell’altra Oppure ruotata in maniera patologica.
  • Danno periferico. Una frattura al femore può anche lesionare muscoli, tendini, legamenti, vasi sanguigni e nervi della gamba.
  • Complicanze chirurgiche conseguenti all’intervento, come infezioni e coaguli di sangue (trombi)

La fisioterapia dopo l’intervento chirurgico è sempre consigliata per rafforzare i muscoli intorno all’osso.

Comunque, questo tipo di interventi chirurgici sono ormai di routine per un chirurgo ortopedico e la maggior parte delle persone si riprende completamente da una frattura del femore e può tornare a uno stile di vita normale in un tempo ragionevole.

 

Esperienza del Prof. Nicola Portinaro.

Il Prof. Portinaro tratta le fratture del femore da oltre 30 anni.

Ha eseguito personalmente più di 500 interventi chirurgici sia negli adulti che nei bambini con tecniche diverse a seconda del tipo di frattura.

Il Prof. Portinaro è uno dei chirurghi più qualificati per le patologie e le terapie del femore e dell’anca.

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