Fondazione Ariel Sorrisi ai Bambini Malati
Una frase che dice tutto: «Ho dovuto diventare ottimista». Sono le parole della mamma di Lisa, una bimba di 7 anni affetta da paralisi cerebrale infantile che dedica tutto il suo tempo alle cure della figlia e a fare in modo che la piccola possa giocare, divertirsi e praticare sport come tutti i suoi coetanei. Quelle parole, “Ho dovuto diventare ottimista”, sono così diventate il nome del nuovo progetto della Fondazione Ariel, impegnata dal 2003 a migliorare la qualità di vita dei bambini con disabilità e delle loro famiglie.
«La paralisi cerebrale infantile è un “evento” che colpisce il bimbo ma che destabilizza l’intera rete familiare. I parenti e le persone vicine hanno bisogno di supporto psicologico e di una guida costante. Ho voluto costituire “Ariel” per creare un punto di riferimento per i genitori e fratelli che si sentono soli e inadeguati di fronte a questo problema. Ho pensato di far nascere “una stella guida delle famiglie con bambini disabili” che è poi diventato lo slogan della Fondazione»
spiega il professor Nicola Portinaro, fondatore e direttore scientifico della Fondazione Ariel che in 15 anni ha aiutato 2113 famiglie.
Maggiori informazioni sull’esperienza del prof Portinaro con la Paralisi Cerebrale Infantile
