Protesi Anca di Ultima Generazione su pazienti di ogni età
Protesi Anca di Ultima Generazione. Il team del Prof. Portinaro esegue anche protesi d’anca con accesso anteriore mini invasiva
Grazie all’innovativa tecnica AMIS (Anterior Mini Invasive Surgery), puoi tornare alla tua vita quotidiana in pochi giorni. Intervento sicuro, senza trasfusioni, perfetto anche per i Testimoni di Geova e i pazienti cardiopatici di ogni età.
I Benefici della Protesi d’Anca Mini-Invasiva in breve
- Intervento rapido: solo 35 minuti per sostituire l’articolazione con una protesi di ultima generazione.
- Recupero veloce: dopo soli 3 giorni, puoi tornare a casa autonomamente, senza bisogno di trasfusioni o drenaggi.
- Poco invasivo: la tecnica preserva muscoli e tendini, riducendo significativamente il dolore post-operatorio e i tempi di guarigione.
- Perfetto per i Testimoni di Geova: grazie al ridotto sanguinamento, non sono necessarie trasfusioni.
- Ideale per cardiopatici: l’approccio mini-invasivo è sicuro anche per pazienti con problemi cardiaci.
- Intervento bilaterale: possibile operare entrambe le anche in un’unica seduta chirurgica.
- Estetica migliorata: la cicatrice è più piccola e posizionata in una zona meno visibile.
- Ripresa immediata: il giorno dopo l’intervento, il paziente può già iniziare la riabilitazione.
Tecnica AMIS: La Soluzione Rivoluzionaria
La tecnica AMIS (Anterior Mini Invasive Surgery) scelta dal professor Portinaro e dal suo team, permette di accedere all’anca senza tagliare i muscoli o i tendini, con notevoli vantaggi funzionali ed estetici:
- Nessun danno ai muscoli: ridotto rischio di complicanze e degenza ospedaliera breve.
- Minori perdite di sangue: grazie all’approccio anteriore, il sanguinamento è minimo.
- Anestesia mirata: combinazione di anestesia spinale e LIA (Local Infiltration Analgesia) per ridurre il dolore.
Protesi anca di ultima generazione: perchè scegliere questa tecnica
Negli ultimi anni hanno preso piede nuove tecniche chirurgiche che utilizzando materiali di avanguardia e permettono di eseguire protesi d’anca di ultima generazione.
Il professor Portinaro con la sua equipe di anestesisti, chirurghi, infermieri e fisioterapisti, ha scelto questo approccio di protesi anca mini invasiva con accesso anteriore che garantisce una ridotta degenza ospedaliera, un recupero più veloce e una maggiore efficacia, oltre a preservare muscoli e tendini.
L’intervento mininvasivo permette di inserire la protesi senza “tagliare” i muscoli. Di conseguenza si riduce di molto il sanguinamento e i tempi di recupero sono più rapidi.
Questa tecnica AMIS (Anterior Mini Invasive Surgery) è una protesi anca di ultima generazione che permette anche di eseguire un intervento “doppio”: i pazienti vengono sottoposti simultaneamente all’intervento a due anche oppure anca e ginocchio.
Si tratta di un’operazione che non si potrebbe realizzare con le tecniche tradizionali perchè avrebbe comportato troppi rischi, sia per le possibili complicanze sia per le necessità di trasfusione. Per questo motivo è una procedura particolarmente adatta e apprezzata anche dai Testimoni di Geova.
Protesi anca di ultima generazione: come funziona
La protesi anca con accesso anteriore è una protesi anca mini invasiva che prevede che il taglio venga effettuato nella parte frontale dell’anca, a differenza degli approcci tradizionali in cui l’accesso è posteriore o laterale.
Protesi anca con accesso anteriore: i benefici nel dettaglio
Come dicevamo con questo approccio si evitano tagli di muscoli o tendini. L’osso viene raggiunto semplicemente spostandoli perchè il taglio viene eseguito solo sui tessuti molli della capsula articolare.
Anche la cicatrice quindi sarà meno visibile.
Per questo motivo il sanguinamento è ridotto e questo riduce anche la necessità di dover effettuare una trasfusione.
È possibile eseguire l’intervento con anestesia tradizionale spinale.
Per tutti i precedenti motivi anche i tempi di recupero sono più veloci. Non si prevede di applicare drenaggi e cateteri e questo permette di riprendere più velocemente la mobilità dell’articolazione.
Nella quasi totalità dei casi il paziente inizia la riabilitazione già il giorno dopo l’intervento e viene dimesso dopo 3 giorni.
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